Naturalmente devono essere effettuati tra 10 e 14 giorni dopo il concepimento, poiché richiedono una certa concentrazione di hCG nel sangue per poterlo rilevare. Una ricerca pubblicata su Obstetrics & Gynecology nel 2023 ha evidenziato come il monitoraggio della Beta-HCG possa migliorare la diagnosi precoce di complicazioni della gravidanza, permettendo interventi tempestivi. Inoltre, uno studio del 2022 su The Lancet Oncology ha confermato l’importanza della Beta-HCG come marker per il monitoraggio del trattamento nei tumori delle cellule germinali, migliorando la prognosi dei pazienti. I livelli di HCG vanno monitorati periodicamente in seguito ai trattamenti terapeutici per la gravidanza ectopica.
La beta hCG è un ormone chiave nella diagnosi della gravidanza, con valori che cambiano rapidamente nelle prime settimane. Un test del sangue o delle urine può confermare una gravidanza, ma per una diagnosi certa è sempre consigliabile consultare un medico. Il test di gravidanza effettuato su un campione di sangue è più sensibile e può dare un risultato attendibile qualche giorno prima rispetto a quello sulle urine. Si fa su indicazione medica per conferma oppure quando c’è un dubbio diagnostico, per esempio quando il test sulle urine risulta positivo, ma la gravidanza non è visibile all’esame ecografico. Il trofoblasto comincia a produrre hCG poco dopo l’annidamento dell’embrione nella mucosa dell’utero ed è possibile rilevare la presenza dell’ormone nelle urine e nel sangue materno già a partire dalla seconda settimana dopo il concepimento.
Il suo compito principale è quello di stimolare il rilascio di progesterone, un altro ormone fondamentale per il proseguimento della gestazione, che prepara l’utero ad accogliere e proteggere l’embrione in via di sviluppo. In caso di gravidanza gemellare molto spesso si riscontrano valori di beta HCG più elevati rispetto alla norma, anche se non è una regola ferrea, e la diagnosi viene in genere fatta con certezza solo attraverso l’ecografia. La seguente tabella mostra i valori indicativi dell’andamento dell’ormone beta HCG in gravidanza. Analizzare i valori di hCG durante la gravidanza è compito dello specialista, tuttavia, vale la pena sapere cosa significano i loro risultati durante gli esami di laboratorio.
La BETA-HCG può essere misurata nel sangue o nelle urine della donna incinta e serve a confermare la gravidanza, a monitorarne l’andamento e a individuare eventuali anomalie. I valori normali della BETA-HCG variano in base alla settimana di gestazione e sono influenzati da diversi fattori. I valori della BETA-HCG devono essere sempre interpretati in relazione alla settimana di gestazione, alla storia clinica della donna, ai sintomi presenti e ai risultati dell’ecografia. I valori della BETA-HCG non sono proporzionali alla salute del feto, ma riflettono solo la funzionalità della placenta.
Mentre un valore di 200 mIU/ml sarebbe normale a 2-3 settimane in una singola gravidanza, in una gravidanza multipla possiamo trovare valori di circa 600 mIU/ml o più nei 14 giorni successivi al trasferimento dell’embrione. La somministrazione di gonadotropine può provocare alcuni effetti collaterali, come gonfiore addominale, mal di testa, sbalzi d’umore e, in rari casi, la sindrome da iperstimolazione ovarica (OHSS). Nell’uomo, non si ha un andamento ciclico della produzione di gonadotropine come nella donna. L’FSH stimola la spermatogenesi, un processo che porta alla formazione e alla maturazione degli spermatozoi. L’LH https://www.fit24.gr/2025/01/17/steroidii-comprendere-i-tipi-gli-usos-e-i-rischi/ stimola la produzione di testosterone (ed un pò di estrogeni) nel testicolo e nelle ghiandole surrenali. Le gonadotropine sono secrete dall’ipofisi anteriore o adenoipofisi, una piccola ghiandola della grandezza di un fagiolo situata alla base del cranio.
Come detto, le gonadotropine servono a regolare l’attività riproduttiva delle ovaie e dei testicoli e stimolano la produzione di estrogeni e progesterone. Quando la donna è in età fertile, in occasione del ciclo mestruale, ogni 28 giorni circa, matura un follicolo ovarico che produce estrogeni, gli ormoni che regolano la fecondità femminile. Anche la fase ovulatoria è stimolata dall’ormone luteinizzante e consiste nella liberazione dal follicolo dell’ovocita, che a questo punto può essere fecondato. Il corpo luteo che rimane, invece, produrrà un altro ormone fondamentale per l’impianto dell’ovocita e il sostegno della gravidanza, ovvero il progesterone. Per quanto riguarda gli uomini, l’ormone follicolo stimolante induce il processo che porta allo sviluppo degli spermatozoi, mentre LH stimola la produzione di testosterone. La BETA-HCG è dunque un ormone che viene prodotto dalla placenta durante la gravidanza e che ha diverse funzioni importanti per il suo buon esito.